Depressione
Il modello di psicoterapia breve strategica ha osservato la depressione da un punto di vista pragmatico e di funzionamento e mettendo a punto tecniche e protocolli di trattamento specifici. Quello che la ricerca ha messo in evidenza è che, a differenza di tutte le altre psicopatologie, la depressione in sé non è una modalità di interazione ridondante con la realtà (definita in psicoterapia breve strategica “sistema percettivo reattivo”). Il terapeuta strategico sa che gli atteggiamenti che la caratterizzano sono: la rinuncia allo svolgimento di qualsiasi tipo di attività da parte di chi ne soffre, la delega delle responsabilità ad altri e il vittimismo (la persona si sente vittima degli altri o di se stesso o del mondo). Quest’ultima caratteristica determina la presa in ostaggio di tutti coloro che interagiscono con il depresso, che alterna il ruolo di vittima a quello di aguzzino in continuazione.
Spesso nella depressione, quando non è in relazione con un lutto, una perdita, un abbandono o un trauma, si osserva la seguente la struttura:
la persona si illude , poi si delude e poi si deprime.
La condizione del depresso è determinata spesso dal mancato raggiungimento di un obiettivo che il paziente si era illuso di poter raggiungere (l’obiettivo che si era prefissato poteva essere un problema da risolvere, o il risultato di una frustrata aspettativa sugli altri, rispetto a se stessi o al mondo in genere.
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